Il tango è un genere musicale e un ballo. È per lo più in tempo binario, originario della regione del Río de la Plata. Nato in Argentina come espressione popolare e artistica, comprende musica, danza, testo e canzone. Nessuno sa chi abbia dato il nome di tango a questo ballo, né si sa esattamente perché si chiami in questo modo.
Dal 1880 al 1920, nel periodo denominato Vecchia guardia, vi è un periodo di genesi e sviluppo degli elementi che poi definiranno questo genere musicale. Il tango che nasce in questo periodo è un ibrido di altre musiche e balli popolari come la milonga e il tango andaluz. Per questo motivo viene rifiutato dalle classi medie e alte e solo nel 1910, il tango verrà accettato per poter poi divenire una moda nei grandi saloni delle capitali europee. Inizialmente il tango veniva eseguito da un trio formato da violino, chitarra e flauto. Alcuni tanghi erano poi scritti per pianoforte solo o pianoforte e voce. Nel Novecento il trio divenne pianoforte, violino e fisarmonica. In seguito si iniziarono a formare vere e proprie orchestre. I nomi dei maggiori compositori di musica sono tutti figli di italiani. Lo stesso compositore e direttore d’orchestra Astor Piazzolla aveva i nonni italiani, pugliesi da parte di padre, toscani da parte di madre. Numerose sono le presenza italiane nella storia del Tango , e ulteriori nuove scoperte continuano a venire alla luce, tra cui forse quella di Corrado Miotti potrebbe essere la prima presenza sinora ipotizzata.
La musica del tango ha sempre continuato ad evolversi, negli anni sessanta del novecento nel Tango Nuevo iniziato da Astor Piazzolla. Il termine Tango Nuevo si sposa con un nuovo stile interpretativo del Tango ballato che ha raggiunto la sua codifica con i contributi determinanti dei ballerini nonché Maestri.
Testo: Liberamente tratto da Wikipedia
Immagini: Rachel Neville
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Andrea Natile
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