Louise Glück, scrittrice americana di New York con origini ebraiche, autrice de L’iris selvatico, è la vincitrice del Premio Nobel 2020 per la Letteratura.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato dodici antologie di poesie. Nel 1993 ha vinto il Premio Pulitzer per la poesia per la sua collezione L’iris Selvatico, ottenendo così il primo di una lunga serie di riconoscimenti. Nel 2014 ha vinto il National Book Award per la poesia, mentre nel 2003 era stata insignita del prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti. È inoltre un membro dell’American Academy of Arts and Letters. In Italia è stato tradotto dall’editore napoletano Dante & Descartes una sua raccolta intitolata Averno dal nome del famoso lago simbolo dell’ingresso nell’Ade.
Louise Glück ha spesso raccontato di aver sofferto, durante la sua adolescenza di anoressia, tanto da costringerla ad abbandonare gli studi superiori alla George W. Hewlett High School e poi quelli universitari al Sarah Lawrence College e alla Columbia University. Pur non ottenendo la laurea, la scrittrice si formò sotto la supervisione di Leonie Adams, poetessa di Brooklyn scomparsa nel 1989 a cento anni.


Andrea Natile

Creatore di contenuti digitali di arte, musica, storia e scienza

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